lunedì 18 maggio 2015

SUGGERIMENTI E COMMENTI

Questo spazio credo sia necessario, per eventuali commenti e consigli sul percorso che andiamo ad intraprendere.
Ogni ulteriore questione, consiglio, problema lo affronteremo in questa sede, senza inquinare la parte destinata al racconto
Il titolo lo decideremo insieme in seguito, anche perchè il titolo stesso potrebbe influenzare la fantasia, stessa cosa vale per una eventuale prefazione.

4 commenti:

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  3. Inauguro io questa sezione del blog con un commento, ed è questo:

    Signore e Signori, STIAMO SCRIVENDO UN VERO RACCONTO!

    Terminato il PRIMO CAPITOLO, abbiamo ora:

    - IL MOMENTO in cui tutto parte...
    - IL PROTAGONISTA
    - il LUOGO in cui tutto accade (Parigi)
    - L'OGGETTO MISTERIOSO (un portacipria)
    - IL MISTERO CONTENUTO NELL'OGGETTO MISTERIOSO (il sogno premonitore che ha introdotto "Speranza" e la casa della mamma del protagonista, donatagli da una misteriosa cugina a lui sconosciuta).

    Eccoci dunque e finalmente tutti "infilati" nella TRAMA e nel NEL SECONDO CAPITOLO che può avere infinite ramificazioni dettate dalla nostra fantasia e non sappiamo dove queste ci porteranno.

    PER ORA sappiamo che:

    - C'E' UNA CASA CHE ASPETTA
    - C'E' UNA DONNA DA CERCARE perchè...
    - UN'ALTRA DONNA POSSA AVERE IL PERDONO DI DIO.

    Se osservate bene, in ognuno di questi tre punti... c'è una storia!

    Molto, molto, molto interessante. Ne sta uscendo qualcosa di veramente carino.

    BRAVISSIMI TUTTI E BUON LAVORO! ♥

    Liza

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  4. ATTENZIONE! Mi rivolgo a tutti...

    Vi è un'incongruenza nel racconto che risale al primo capitolo e alla quale va data una soluzione, se possibile.

    L'incongruenza è questa: Antonio non ha alcuna reazione nel sentire la donna del sogno dire di chiamarsi Speranza. Nemmeno dal notaio, quando legge il biglietto nel portacipria, Antonio sembra riconoscere quel nome... ma nel secondo capitolo è evidente che non solo Antonio conosceva Speranza, ma aveva con lei un rapporto fraterno, giocava con lei, la spingeva sull'altalena.

    Come ne usciamo?

    Non è un punto facile da risolvere... perché o Antonio ha perso la memoria (ma come è possibile se ricorda la sua terra, sua madre, il terrazzo della sua casa, il suo lavoro al panificio, la sua partenza in treno?)... o va cercata un'altra soluzione.

    Difficoltà elevata: mettiamo in moto le meningi!

    ;-)

    Baci ♥

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